Stivale

Lo stivale è una calzatura che, oltre al piede, copre la caviglia e parte della gamba.

Può avere un tacco, e questo essere distinto dal resto della suola o costruito in un unico pezzo. Allo stesso modo, alcuni stivali si chiudono con lacci o con cerniere lampo, altri non hanno una chiusura. Varie tipologie di stivale hanno avuto ed hanno una funzione estetica: ad esempio le Dr. Martens sono indossate dagli artisti e dai fan del punk, così come negli anni settanta dagli skinhead. Oggi sono molto comuni nell'abbigliamento femminile occidentale stivali (spesso in pelle) alti fin sotto (e sopra) il ginocchio.

Oltre all'estetica, lo stivale è utilizzato per la protezione da acqua e fango, ed in questo caso è spesso fatto in gomma e non ha una chiusura. Gli scopi di protezione si estendono anche ai lavoratori di industrie chimiche per la protezione da agenti tossici e agli addetti alla lavorazione dell'acciaio per i metalli fusi. Esistono inoltre stivali isolati e gonfiabili utilizzati nel continente antartico.

Alcuni sport (come l'equitazione) ed attività militari prevedono l'utilizzo di particolari forme di stivali.

Storia

Stivali in gommaNati come calzature prevalentemente maschili, gli stivali ebbero scarso impiego nella moda femminile. Nel Medioevo le donne impiegavano gli stivali per cavalcare, era pure diffuso l'uso di stivali di feltro nei monasteri femminili per difendersi dal freddo notturno durante l'ufficio delle ore. Gli stivali da donna erano altresì caratteristici del costume nazionale ungherese. Lo stivale comunque rimase per secoli poco diffuso presso il pubblico femminile. E' nell'ottocento che si diffonde nella forma dello stivaletto. I primi stivali da donna arrivano all'altezza del polpaccio, hanno i lacci e la punta arrotondata, il tacco è appena accennato. Con il nuovo secolo la donna si appropria degli stivali, inizia la loro produzione a livello industriale, le linee sono più femminili, il tacco si alza e la punta si assottiglia. Gli stivali trovano impiego nella pratica della equitazione , dagli anni venti abbinati ai pantaloni allorché le donne abbandonano la monta all'amazzone . Ma è con gli anni sessanta che gli stivali cessano di essere dei semplici accessori per diventare degli elementi fondamentali dell'abbigliamento. E questo grazie anche ad un'altra rivoluzionaria invenzione: la minigonna. Con le gonne sempre più corte, gli stilisti sentono l'esigenza di allungare le calzature, i nuovi stivali sono alti fin sopra il ginocchio, hanno la zip laterale che permette di renderli aderenti alla gamba, sono solitamente neri o marroni e i tacchi sono squadrati e non troppo alti. All'inizio degli anni settanta lo sviluppo degli stivali è tale che molti modelli fanno tendenza: dagli stivaletti alla caviglia agli stivali inguinali. Gli stilisti hanno buon gioco nel proporre taluni modelli risvegliando attrattive erotiche che , in giusta misura , fanno parte delle normale vita sessuale. Le zeppe o zattere sono molto diffuse in questo periodo e anche gli stivali acquistano qualche centimetro di tacco sia davanti che dietro. Gli anni ottanta vedono il ridimensionarsi delle stravaganze degli anni precedenti ed il passaggio a forme più sobrie , gli stivali ritornano normali, perdono la zip e si allargano sulla gamba per far passare la caviglia.

Alcuni hanno del materiale rigido per rinforzare la gamba, sono gli stivali a tubo, altri sono morbidi e pieghevoli spesso in camoscio. Negli anni novanta alcuni stilisti, fra cui Versace ripropongono peraltro i cuissardes altri sopra il ginocchio. Parallelamente si sviluppa la tendenza dello stivale unisex. Quelli che sono gli stivali da lavoro e gli anfibi militari entrano a far parte dell'abbigliamento di parecchi gruppi giovanili, primo tra tutti i punk.